Test salivari rapidi e ripetitivi per tornare alla normalità

Il PLRT manifesta il suo sostegno e promozione ai test rapidi e ripetitivi anche in Ticino e chiede al Consiglio di Stato di attivarsi velocemente in questa direzione.

Sostegno e promozione ai test rapidi e ripetitivi anche in Ticino. L’attuale evoluzione della pandemia impone alla politica scelte rapide ed incisive per permettere al Paese di ripartire. Una di esse è certamente l’introduzione dei test salivari rapidi a tappeto, che tra le altre cose permettono alle aziende di lavorare con prospettive più chiare e con maggiore sicurezza. Anche i dipendenti trarranno beneficio da queste analisi, potendo lavorare con maggiore tranquillità. Come PLRT chiediamo dunque al Consiglio di Stato di accelerare nello sfruttare meglio i margini di manovra concessi dall’ordinanza federale in vigore che permette non solo il test tampone nasale, ma anche i test rapidi (analisi della saliva), che in Ticino si stenta a promuovere.

I vantaggi dei test rapidi salivari sono sempre più condivisi e ampiamente utilizzati all’estero. L’esperienza grigionese insegna che possono rappresentare uno strumento utile alle aziende per lavorare con prospettive più chiare e in maggiore sicurezza. Come PLRT fatichiamo sempre più a capire l’esitazione del Consiglio di Stato, anche alla luce dell’introduzione del medesimo sistema nella sessione delle Camere federali in corso a Berna. Il test rapido salivare permette infatti di avere i risultati in pochissimo tempo per SMS (in generale 2-3 ore) e spezzare così un’eventuale catena di contagi.

Le ordinanze federali in materia citano sia l’estensione del tampone nasale, sia i test rapidi salivari tra le strategie per incrementare il numero di persone testate in Svizzera. Infatti, più gente partecipa e più questi test avranno un senso, soprattutto con lo scopo di identificare chi non sa di essere positivo e anche chi è asintomatico.

L’introduzione sistematica di questi test rapidi aiuterebbe le aziende ticinesi ad avere migliori prospettive per quanto riguarda questioni organizzative, assenze di personale e gestione delle quarantene. Infatti i test rapidi sono accettati dalle ordinanze federali anche per ridurre a 7 giorni (con test negativo) i giorni di quarantena. Per un’azienda questo significa in molti casi evitare ritardi nella produzione e scongiurare il non rispetto dei contratti di fornitura per mancanza di personale.

Come sottolineano gli esperti che si sono chinati sul problema, l’importante è che i test siano poi ripetuti con regolarità (due volte a settimana). Gestire una simile quantità di tamponi nasali rallenterebbe di molto il monitoraggio, mentre i test rapidi salivari sarebbero un metodo veloce, indolore ed efficace per aiutare aziende e popolazione ad accelerare l’uscita dalla crisi.